Racconto con piacere la mia quattro giorni a Tirana, convocato in rappresentanza dell’Associazione Italiana Arbitri per la parte riguardante la preparazione atletica per il settimo Refereeing Assistance Programme (RAP) UEFA, corso che si svolge in tutte le confederazioni continentali sotto l’egida della FIFA e che si propone come obiettivo l’uniformità delle federazioni arbitrali non solo sotto il punto di vista tecnico ma anche sotto il profilo della preparazione atletica degli arbitri.
Il primo giorno è stato di presentazione del corso, dei partecipanti e del programma di lavori da svolgere nei giorni seguenti.
Durante il corso abbiamo fatto una seduta di allenamento al Skender Halili Stadium con alcuni arbitri del posto che si sono messi a disposizione per poterci mettere in pratica alcuni tipi di allenamento per migliorare le abilità come la Speed, Speed Endurance, Repeated Sprint Ability e High Intensity, utile anche a loro perché hanno appreso varie modalità per potersi allenare al meglio. Poi ha seguito l’esecuzione da parte nostra di esercizi per la injury prevention per arbitri e assistenti arbitri, che ci ha mostrato chi ha condotto il corso (Werner Helsen, Grzegorz Krzosek, Roman Jahoda e Simon Breivik), secondo un programma apposito.
Interessante è stata anche la lezione prima teorica e poi pratica (nel campo di atletica di Tirana, vicino all’albergo dove abbiamo soggiornato) sull’allenamento dell’esplosività e la potenza per un arbitro di calcio.
Ci siamo inoltre confrontati sulla possibilità di cambiare il test Uefa e Fifa ed eventualmente per quale motivo e con quali test sostituirlo: è stato un momento di confronto finalizzato al miglioramento della qualità del servizio fornito agli arbitri.
Durante il corso c’è stata la possibilità di aggiornarsi sulle metodiche di allenamento delle capacità che secondo recenti studi soprattutto italiani (Prof. Carlo Castagna), devono essere proprie di un arbitro di calcio per migliorare la performance: in questo modo tutti i preparatori dei paesi che hanno partecipato a questo evento potranno essere in grado di fornire la necessaria formazione ai propri arbitri da subito.
Si è parlato di fatigue management da affrontare professionalmente con recupero attivo o passivo, adeguata nutrizione, di quality of training e continuo monitoraggio, di stile di corsa e i relativi aspetti da migliorare per un arbitro ed un assistente arbitro.
Ad ogni argomento è seguita una sessione attiva con gruppi di lavoro, dove ogni partecipante al corso si è confrontato per colmare lacune o implementare le proprie conoscenze.
Siamo stati a contatto con addetti ai lavori caratterizzati da grande esperienza e conoscenza, in un’atmosfera di alta professionalità.
Sono onorato di aver potuto vivere questa esperienza, e devo un sentito ringraziamento per questo ad Alfredo Trentalange, il Prof. Carlo Castagna, il presidente e il vice presidente dell’AIA e tutto il Settore Tecnico, che me lo hanno permesso. Appena possibile trasferirò con piacere al gruppo del modulo della preparazione atletica dell’associazione le conoscenze che ho acquisito durante questo corso, grazie al quale mi sono arricchito di conoscenza in materia di preparazione atletica ma soprattutto interiormente.
Alberto Catastini
[di seguito un piccolo reportage fotografico]
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