Si è tenuta Lunedì 7 Novembre u.s. la consueta R.T.O. per la sezione di Pisa e a farne da oratore è stato l’associato (Osservatore per la terza stagione sportiva a disposizione dell’organico della Can A) Paolo Braccini.

Un momenot della R.T.O.: a sinistra Paolo Braccini, a destra il presidente sezionale Alfredo Fiamingo
Un momenot della R.T.O.: a sinistra Paolo Braccini, a destra il presidente sezionale Alfredo Fiamingo

Paolo ha proposto una lezione di tecnica arbitrale – nel vero senso della parola – sposando in pieno lo spirito degli incontri bisettimanali sezionali.
Si è parlato dell’argomento cardine e forse più dibattuto tra le nuove modifiche regolamentari apportate dal Settore Tecnico dal 1 Luglio 2016 raccolte nella cosiddetta Circolare n.1: le occasioni di D.O.G.S.O o S.P.A.
Dopo aver enunciato la differenza tra i due tipi di azioni di gioco e quindi gli elementi che le distinguono tra loro e per i quali un direttore di gara assume un determinato provvedimento tecnico e disciplinare (se del caso), Paolo ha mostrato alcuni video relativi che hanno destato l’attenzione dei partecipanti.
Pregevole è stata la solita padronanza oratoria di Paolo ed apprezzabile il suo tentativo di mettere a disposizione della sezione intera l’esperienza pluriennale accumulata negli anni.
L’intento di Paolo non è stato dire quale sia la formula più appropriata per azzeccare le decisioni in campo, bensì poter fornire – qualora ce ne fosse bisogno – gli elementi utili a distinguere una chiara occasione da rete da una promettente azione di attacco ed i relativi provvedimenti soprattutto disciplinari da assumere di conseguenza.
Aldilà degli acronimi o dei metodi per memorizzare le nuove modifiche regolamentari a cui sono soggette le gare di tutto il mondo dalla recente riunione dell’IFAB (the Iternationa Football Association Board, un organismo mondiale comporto da 8 componenti la cui metà inglesi, con il potere di stabilire modifiche ed innovazioni al regolamento del gioco del calcio a livello internazionale) è stato utile questo confronto con Paolo soprattutto per rendersi conto di quanto sia importante assumere le appropriate decisioni tanto difficili quanto decisive, e del fine per cui non si punisce chi è intenzionato ad agire correttamente nella propria area di rigore e perseguire chi invece impedisce di giocare con spinte, trattenute o falli di mano in suddetta area.
Ringraziando Paolo per i consigli ci si auspica che la lezione possa aver giovato alla qualità del gruppo degli arbitri pisani.