RUBRICA: l’Associato del mese

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Giancarlo Redini nasce a Pisa il 26 ottobre 1941, sostiene gli esami per Aspirante Arbitro il 16 giugno 1961 e viene nominato Arbitro effettivo dal 3 novembre 1962. Giancarlo è il secondo Arbitro pisano di sempre, che riesce a collezionare circa 100 presenze in serie A. Dal 1° luglio 1967 è inserito nell’Organo Tecnico arbitrale presso la Lega Nazionale Semiprofessionisti (C.A.I.) e dal luglio 1969 alla C.A.S.P. La stagione 1974/75 è quella del grande salto nel calcio professionistico, viene inserito nell’organico CAN A-B-C. La Sezione gli assegna il premio sezionale “R. Massai” e il rotocalco Guerin Sportivo il premio come miglior Arbitro debuttante in serie B. Dopo due stagioni finalmente arriva il debutto in serie A, è il 22 maggio 1977 allo stadio San Siro, Giancarlo è chiamato a dirigere la gara Inter-Perugia finita 1-1. In tribuna ad assistere al suo debutto erano presenti Pucciarelli – il “Presidentissimo”- allora Presidente della nostra Sezione, Carlo Fiaschi (Presidente attuale) ed il compianto collega Reggi. Sfiora d’un soffio il passaggio alla qualifica di Internazionale pur avendo diretto tre finali di Coppa Italia, il 20 maggio 1982 Torino-Inter, il 30 giugno 1985 Milan-Sampdoria e il 7 giugno 1987 Napoli Atalanta. Al termine della stagione sportiva 1986/87 viene dismesso per normale avvicendamento. Dopo 25 anni di qualificata attività arbitrale, su tutti i terreni di giuoco della penisola, inizia l’attività di Commissario Speciale e dal 01 luglio 1988 è a disposizione del CAN C. Su proposta del Presidente dell’AIA è nominato Arbitro Benemerito nell’agosto 1988.

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Lungo l’arco di tutta la sua carriera, ha incontrato calciatori del calibro di Diego Armando Maradona, Michel Platini, Zico, Falcao (solo per citarne alcuni) unitamente ai calciatori italiani campioni del mondo del 1982.

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Dalla stagione 1989/90 è nominato Vice commissario della CAN D, incarico che ricopre per tre stagioni sportive, per poi iniziare quella di Vice Commissario alla CAN C fino al 30 giugno 1995. Il 26 aprile 1993 la Sezione di Prato gli assegna il premio “G.F. Aggradi”. Viste le sue qualità tecniche e formative, il Presidente dell’AIA dal 1 luglio 1995 lo inserisce tra gli Ispettori Tecnici dell’AIA ruolo che ricopre fino al 30 giugno 2010. La Sezione nella stagione sportiva 1999/2000 gli assegna il premio sezionale “ Giagnoni”. Parallelamente prosegue la sua attività di Osservatore Arbitrale e dalla stagione sportiva 2001/02 è inserito nell’organico CAN, dove resta sino al termine della stagione sportiva 2007/08. Nella stagione sportiva 2005/06 gli viene assegnato il premio “ Monti”, come miglior Osservatore Arbitrale. Dismesso dalla CAN, Giancarlo sempre instancabile non fa mancare il suo contributo alla C.R.A. Toscana e per due stagioni sportive è impiegato come Osservatore Arbitrale a livello regionale, mentre nell’ambito del Settore Arbitrale è nominato Componente del Modulo perfezionamento tecnico e Valutazione Tecnica.

Finiti gli impegni nazionali e regionali, può finalmente dedicarsi alla sua Sezione come mai aveva fatto negli anni passati. La sua presenza in Sezione è quasi quotidiana ed anche i giovani Arbitri, spesso incantati, ne traggono insegnamento. Sotto la sua ala protettrice ha preso un gruppetto di Arbitri che operano per gli O.T.N. e della C.R.A. e puntualmente alternandosi ogni Domenica li segue sui terreni di giuoco contribuendo fattivamente alla loro crescita e formazione. Spesso la disamina della prestazione avviene a casa di Giancarlo che, grazie alla disponibilità della moglie Cristina pronta a preparare succulente pietanze, li invita a cena per continuare a parlare di arbitraggio. Il chiodo fisso del “maestro” Giancarlo è l’aspetto comportamentale. Il modo con cui l’Arbitro manifesta la propria personalità e come ne risulta la sua “immagine”: naturalezza nel rapportarsi con le varie componenti, spontaneità nel proporsi, gestualità misurata, fermezza comportamentale e verifica se viene naturalmente accettato o se cerca di imporsi.

Non ci stancheremo mai di ringraziare Giancarlo per la visibilità che come Sezione abbiamo avuto a livello nazionale, ancora oggi rappresenta un modello da seguire per tutti gli Associati. La nostra speranza è che al più presto qualche Associato non ci faccia vivere solo del ricordo delle gesta di Giancarlo, ma seguendo le sue orme riporti la Sezione di Pisa sul palcoscenico che merita.

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Giancarlo, tra in nostro Presidente Fiaschi in veste di GL e Bendinelli di Lucca, gara Napoli-Brescia di Coppa Italia.